Antonio Gramsci. L’attitudine dialogica di un grande classico
A. Gramsci, Lettere dal carcere, coll. I millenni, a cura e con introduzione di F. Giasi, Torino, Einaudi, 2020, pp. CXIV+1257, euro 90
Recensione di Guido Liguori
Antonio Gramsci. L’attitudine dialogica di un grande classico
A. Gramsci, Lettere dal carcere, coll. I millenni, a cura e con introduzione di F. Giasi, Torino, Einaudi, 2020, pp. CXIV+1257, euro 90
Recensione di Guido Liguori
Giuseppe Vacca, In cammino con Gramsci, con un saggio di Marcello Mustè, Roma, Viella, 2020, 220 pp., euro 25,65
Il volume di Giuseppe Vacca, con un saggio di Marcello Mustè (Viella). Riuniti tre saggi sul filosofo sardo composti nell’arco di un quindicennio (dal 1977 al 1991)
Recensione di Fabio Frosini
A. Gramsci, Scritti 1910-1916, a cura di Giuseppe Guida e Maria Luisa Righi, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2019, pp. XXXIII-1015, 70 euro
Antonio Gramsci. Esordi, prima della rivoluzione
Recensione di Guido Liguori
«In dieci anni di giornalismo io ho scritto tante righe da poter costituire 15 o 20 volumi di 400 pp., ma essi erano scritti alla giornata e dovevano, secondo me, morire dopo la giornata». Queste parole di Antonio Gramsci del 1931, che fortunatamente non hanno avuto seguito, tornano alla mente davanti al ponderoso volume della “edizione nazionale” dedicato ai suoi Scritti 1910-1916 (a cura di Giuseppe Guida e Maria Luisa Righi, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2019, pp. XXXIII-1015, 70 euro, comprese le spese di spedizione).
Recensione di Lelio La Porta
Giancarlo De Vivo, Nella bufera del Novecento. Antonio Gramsci e Piero Sraffa tra lotta politica e teoria critica (Castelvecchi, 2017, pp. 190, € 22.00)
Anziché subire la sorte del comunismo, la fortuna di Gramsci non conosce eclissi, anzi sono molti a contendersene le spoglie. Le dispute non riguardano solo l’interpretazione dei suoi scritti, ma coinvolgono anche la sua biografia, i cui contorni sono ben lontani dall’essere pienamente definiti. Anche per replicare a quella che chiama la «“filologia” avventuristica» – che ha dipinto Sraffa come spia dei sovietici, manovrato dal diabolico Togliatti, e, in ogni caso, fedele al partito, tradendo la fiducia di Gramsci – Giancarlo De Vivo (Nella bufera del Novecento. Antonio Gramsci e Piero Sraffa tra lotta politica e teoria critica, Castelvecchi, 2017, pp. 190, € 22.00) ci offre una lettura dell’amicizia che legò i due grandi intellettuali del novecento.