Recensioni

Guido Liguori e Chiara Meta, Gramsci. Guida alla lettura (Unicopli, pp. 111, 2005, € 5)

Gramsci. Guida alla lettura

Di Roberto Ciccarelli

E se provassimo a guardare Gramsci dall’altro lato dello specchio? Proviamoci perché lì ne riscopriremmo l’immagine che non restituisce più l’ombra di un pensatore italocentrico, ma che allo stesso tempo non rinuncia a un rigore nello studio (anche filologico) e alla ricerca di una nuova strumentazione d’indagine che ce lo restituisce oggi come

Antonio Santucci, Antonio Gramsci 1891-1937, a cura di Lelio La Porta (pp. 191, 2005, € 12)

Il Gramsci di Santucci

Di Guido Liguori

Antonio A. Santucci, recentemente scomparso a soli 54 anni, è stato uno degli studiosi di Gramsci più noti nel mondo. Non tanto per i libri, i saggi, gli articoli che ha scritto – che pure sono stati numerosi e tradotti in numerose lingue –, ma soprattutto per la sua pluridecennale opera di curatore e organizzatore di libri ed eventi gramsciani, nonché per il suo essere a lungo punto di riferimento degli studiosi gramsciani provenienti dai paesi dei cinque continenti, all’interno della Fondazione Gramsci, negli anni ottanta,

Bruno Desidera, La lotta delle egemonie. Movimento cattolico e Partito polare nei Quaderni di Gramsci, presentazione di Giuseppe Goisis, Padova, Il Poligrafo, 2005, pp. 343, € 23,00

GRAMSCI, I CATTOLICI, L’EGEMONIA

Di Guido Liguori

Nella bibliografia delle opere su Gramsci, la «sottosezione» dedicata allo specifico tema «Gramsci e la religione», e quella connessa e in parte sovrapponibile che potremmo chiamare «Gramsci e la questione cattolica», si nutre ormai di numerosi contributi, almeno a partire dagli inizi degli anni settanta: libri, saggi e articoli hanno

Chiara Daniele, Togliatti editore di Gramsci, con una introduzione di Giuseppe Vacca, Roma, Carocci, 2005, pp. 293, € 21.80

Togliatti editore di Gramsci

Di Guido Liguori

Il successo dell’edizione critica dei Quaderni del carcere, messa a punto da una équipe dell’Istituto Gramsci sotto la guida di Valentino Gerratana e uscita nel 1975, la progressiva consapevolezza che la comprensione piena di Gramsci fosse possibile solo a partire da essa, cioè dalla storia interna dell’opera, dall’assumerla come “laboratorio” in cui l’autore forgia concetti e conduce riflessioni che hanno una loro evoluzione, anche in rapporto coi fatti del «mondo grande e terribile, e complicato», ha

Gianni Fresu, Il diavolo nell’ampolla. Antonio Gramsci, gli intellettuali, il partito, prefazione di Domenico Losurdo, Napoli, Città del sole, 2005

Masse e intellettuali in Gramsci

Di Elisabetta Gallo

La questione della subalternità sociale e culturale delle masse è storicamente e politicamente intrecciata al problema della costruzione di un gruppo dirigente, capace di portare avanti il progresso intellettuale di massa e superare lo stato di emarginazione e soggezione a cui le masse sono relegate. Questo problema viene affrontato da Gianni Fresu (Il diavolo nell’ampolla. Antonio Gramsci, gli intellettuali, il partito, Prefazione di Domenico Losurdo, Napoli, Città del sole, 2005) alla luce del pensiero