Cronache degli eventi gramsciani

Bari, 29-30 ottobre 2007

ANTONIO GRAMSCI: TRA PASSATO E PRESENTE
Convegno internazionale di studi

Proletariato, Freud e femminismo
Gramsci, ma quale rivoluzione oggi? Due giornate di dibattito sull'autore dei "Quaderni". A Bari si sono incontrati intellettuali italiani e stranieri: molto studio ma nessun dogmatismo. Relatori e relatrici hanno discusso confrontando tesi anche molto diverse.

Cronaca di Tonino Bucci

BARI " Non doveva essere una celebrazione. E neppure cedere alla tentazione opposta di leggere Gramsci come un autore "attuale" e pacificato con lo spirito dominante di oggi. E così è stato. Il convegno "Antonio Gramsci: tra passato e presente" s'è svolto secondo le intenzioni di chi l'ha organizzato, di Pasquale Voza, direttore del centro interuniversitario di ricerca per gli studi gramsciani e della Igs Italia rappresentata da Giorgio Baratta. Rigore accademico tanto, ma scolasticismo poco o zero. Dibattito ricco, grande partecipazione di studenti, un dato generazionale confortante. Nessuna concessione al conformismo del nostro tempo, è prevalso invece il gramsciano "spirito di scissione", la scelta partigiana, la comprensione critica, senza mai rinunciare al rigore e allo scrupolo filologico.


Ma perché c'è necessità di Gramsci? Perché non ha rinunciato a pensare la rivoluzione pur trovandosi nel pieno d'una sconfitta epocale. Perché con le sue categorie -

Napoli, 25 ottobre 2007

JOSÈ MARTÌ, ANTONIO GRAMSCI E LA CULTURA UNIVERSALE
Da Josè Martì a Gramsci passando per Cuba.

Convegno Internazionale

Di Elisabetta Gallo

Il giorno 25 ottobre 2007, si è tenuto nella sede dell’Istituto per gli Studi filosofici di Napoli il convegno Josè Martì, Antonio Gramsci e la cultura universale, promosso dall’ambasciata di Cuba in Italia, dalla rivista “Latinoamerica” e dall’associazione “Amici di Cuba”.
I lavori si sono svolti in due sessioni di un’unica giornata, entrambe presiedute dal Alessandra Riccio, redattrice della rivista “Latinoamerica” nonché prima relatrice della mattinata con un ritratto di Josè Martì. Il personaggio è poco conosciuto in Italia: egli fu il teorizzatore di una fase postcoloniale di Cuba basata sulla modernizzazione e lo sviluppo industriale. Vissuto per la maggior parte della sua vita negli USA ma in prima linea della guerra di liberazione di Cuba contro la Spagna, Martì è accomunato a Gramsci per numerosi aspetti, come evidenziato dalla studiosa di storia dell’America Alessandra Lorini, dell’Università di Firenze: entrambi teorici della modernizzazione e

Torino, 26 maggio 2007


Giornata di studi dedicata ad Antonio Gramsci

Di Francesca Chiarotto

«Bisogna impedire a quel cervello di funzionare per almeno vent’anni». Questa la dichiarazione del p.m. fascista Isgrò nei confronti di Antonio Gramsci, che interpretava sostanzialmente la volontà personale di Benito Mussolini nel «Processone» che nel maggio del 1928 portò alla sbarra, oltre a Gramsci, la maggior parte della dirigenza comunista (tra cui Terracini, Scoccimarro, Marchioro, Flecchia). E la condanna giunse, il 4 giugno 1928, a vent’anni, 4 mesi e 5 giorni: sostanzialmente una condanna a morte per il prigioniero Gramsci, le cui precarie condizioni di salute precipitarono a causa del duro regime carcerario cui fu sottoposto.
Sabato 26 maggio 2007, presso il Circolo dei Lettori, a Torino, si è tenuta una giornata di studio dedicata ad Antonio Gramsci, intitolata «Il Processo non ha fine» organizzata da FestivalStoria, in ideale prosecuzione dell’edizione 2006, dedicata proprio al «Processo nei secoli». Angelo d’Orsi (direttore di FestivalStoria) ha delineato, con la relazione Da Torino a Roma: Gramsci intellettuale e politico, la formazione politica e intellettuale torinese di Gramsci. D’Orsi ne ha ricordato il garzonato universitario,

Mercoledì 9 maggio 2007
Aula Magna dell’Università della Calabria

1937-2007.
GRAMSCI NEL SUO TEMPO, GRAMSCI NEL NOSTRO TEMPO

Di Mario Greco

Il 9 maggio, presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria, organizzato dalla Facoltà di Lettere e Filosofia e dalla sezione italiana dell’International Gramsci Society (IGS Italia), si è svolto il convegno internazionale 1937-2007 Gramsci nel suo tempo, Gramsci nel nostro tempo. Dopo i saluti del rettore Giovanni Latorre e una breve introduzione di Guido Liguori sulla figura di Gramsci e sui motivi della sua persistente fortuna nel mondo contemporaneo, hanno avuto inizio le relazioni e gli interventi, in parte dedicati ad alcune delle categorie e dei motivi gramsciani più studiati oggi; in parte ad aspetti e temi della diffusione del pensiero di Gramsci in contesti e aree geoculturali tanto diversificate; a volte tenendo insieme e incrociando entrambe queste prospettive.
Joseph Buttigieg – che insegna presso l’università statunitense di Notre Dame ed è Presidente della International Gramsci Society – si è soffermato sulla presenza di

 

Roma, 27-28 aprile 2007
GRAMSCI, LE CULTURE E IL MONDO
Gramsci culture mondo.jpg
Elisabetta Gallo

Le due giornate di studio su Gramsci, le culture e il mondo, convegno internazionale promosso il 27-28 aprile 2007 dalla Fondazione Istituto Gramsci in collaborazione con la International Gramsci Society Italia, organizzate in quattro sessioni di lavoro (Gramsci negli studi indiani sulle classi subalterne; Gramsci negli studi Culturali britannici; Gramsci negli studi culturali e postcoloniali nordamericani; Gramsci e Said nel mondo islamico e nel Mediterraneo), si sono incentrate su autori quali Guha, Hall, Said più che sul senso complessivo del pensiero gramsciano. Relazioni e contributi hanno avuto per oggetto soprattutto la ricerca compiuta a Calcutta, a Birmingham e nel nord America su studi culturali e postcolonialismo, i quali si sono ispirati anche ma non solo (e nemmeno soprattutto) al pensiero di Gramsci. Le domande alle quali il convegno