Altri seminari gramsciani

PER UNA RI-LETTURA DEI "QUADERNI DEL CARCERE” OGGI

Proposta di Seminario di FABIO FROSINI E GUIDO LIGUORI

Avanziamo con questo scritto la proposta di un nuovo Seminario della Igs Italia sui Quaderni del carcere. Un seminario che parta dalla seguente domanda: cosa vuole dire leggere oggi i Quaderni di Gramsci? Oggi: in questa fase degli studi gramsciani, in uno spazio che ormai si può chiamare internazionale e, nel nostro specifico Igs, dopo il lungo ciclo del Seminario sul lessico e il lavoro ingente che ha condotto al Dizionario gramsciano.

Crediamo che sia necessario organizzare un seminario che presupponga tutto il dibattito filologico più recente: e cioè tanto l’eredità di Gerratana quanto le proposte di Francioni, insieme agli altri meno rilevanti contributi, per esaminare e vagliare criticamente lo stato della questione, dando così a tutte e tutti noi gli strumenti per orientarci in questa non semplice ma ineludibile materia, che è e che sempre più sarà nei prossimi anni – anche in vista della nuova “edizione Francioni” dei Quaderni – uno degli snodi del dibattito su Gramsci. Proponiamo questo seminario perché nutriamo la convinzione che solamente una lettura libera da condizionamenti ideologici di tutto questo patrimonio di studio possa far progredire realmente il livello della conoscenza dei Quaderni in quanto testo, in quanto opera filosofica e in quanto parte di una strategia politica.
Quello che prospettiamo è dunque lo studio dei testi carcerari di Gramsci fondato sull’assunzione del tempo come dimensione fondamentale del pensiero consegnato ai Quaderni.
Su questi presupposti, proponiamo di confrontarci con almeno due questioni, entrambe legate alla scansione del tempo dei Quaderni:
 
1) la ricognizione delle circostanze esterne in cui è situata la scrittura carceraria: carcerazione, trasferimenti, condizioni di salute, rapporto con i compagni di partito nel reclusorio di Turi, con la burocrazia penitenziaria, ecc.;
2) il rapporto di Gramsci con il mondo esterno, in tutta la sua estensione: dall’Italia fascista, alla politica internazionale, dal mondo famigliare alla politica del Pcd’I e dell’Internazionale, alla vita interna dell’URSS, ecc.
 
In generale, ciò significherebbe tentare di scrivere collettivamente una “storia dei Quaderni del carcere”, contributo agli studi gramsciani rilevante in sé e importante anche in relazione al lavoro che stiamo per intraprendere riguardo al “portale gramsciano”. Concretamente, ciò vuol dire che proponiamo di studiare in ogni seduta seminariale, o in ogni serie di sedute, i singoli quaderni o gruppi di quaderni, suddividendoli per fasi di lavoro (le fasi del lavoro carcerario di Gramsci), individuando per ciascuna fase una costellazione di temi dominanti, legandoli sia alla storia interna del pensiero di Gramsci, sia alla storia esterna di cui sopra. Ciò significherebbe lavorare per arrivare a padroneggiare la struttura interna di ogni singolo quaderno, nonché il suo rapporto con l’insieme dell’opus carcerario. Un incrocio di studio dei testi e contestualizzazione storica, per cercare di cogliere quanto più possibile «il ritmo del pensiero in isviluppo».
 
Il metodo di lavoro del Seminario potrebbe essere il seguente: in preparazione di ogni incontro un piccolo gruppo di noi assume l’incarico di studiare e illustrare il quaderno o i quaderni che sarà o saranno oggetto di seminario, o temi connessi, relativi alle Lettere, alla storia del “mondo grande e terribile”, ecc. Il seminario sarà introdotto da una relazione o da più contributi che esporranno i risultati del lavoro del piccolo gruppo. Su tali risultati si aprirà quindi la discussione generale. Ci proponiamo di organizzare e introdurre il primo incontro seminariale, iniziando ad affrontare il periodo che decorre tra l’arresto e l’inizio della scrittura dei quaderni e sul Quaderno 1.
Questa prima riunione sarà per forza di cose interlocutoria e sperimentale.
Una sorta di “numero zero” del seminario, su cui riflettere e rispetto a cui apportare eventuali aggiustamenti di tiro.
 
Proponiamo il primo incontro per il giorno venerdì 23 marzo, alle ore 15.