Cronache degli eventi gramsciani

Ghilarza Summer School - Bando 2018

Ghilarza Summer School
SCUOLA INTERNAZIONALE DI STUDI GRAMSCIANI

La ​Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani bandisce 15 posti per la partecipazione a un corso di alta formazione sul pensiero di Antonio Gramsci.​ Il corso si svolgerà a Ghilarza (il paese della Sardegna in cui Gramsci visse negli anni dell’infanzia e della giovinezza) dal 10 al 15 settembre 2018 e sarà dedicato al tema: Crisi e rivoluzione passiva: Gramsci interprete del Novecento.

The Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani offers 15 scholarships for participating in an advanced studies course on the thought of Antonio Gramsci. The course will be held in Ghilarza (the small town in Sardinia were Gramsci spent the years of his childhood and youth) during the period from 10th to 15th September 2018, and will be dedicated to the subject: ​Crisis and passive revolution: Gramsci reads the 20th century.

La Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani publica una convocatoria de 15 becas para participar en un curso avanzado sobre el pensamiento de Antonio Gramsci. El curso se llevará a cabo en Ghilarza (el pueblo de Cerdeña donde Gramsci pasó su infancia y juventud) durante el periodo del 10 al 15 de septiembre 2018 y estará dedicado al tema: Crisis y revolución pasiva: ​Antonio Gramsci interprete del siglo XX.

Ghilarza Summer School Bando 2018

 

Al centro dei ​Quaderni del carcere si colloca il tema della crisi, variamente aggettivato e specificato: di egemonia anzitutto, quindi di autorità, di comando, organica, di generazioni, del parlamentarismo, dello Stato, economica, degli intellettuali, del diritto, dell’Europa, ecc. Questa insistenza, e l’ampiezza di spettro che a essa si collega, nascevano per Gramsci dall’analisi di una serie di fatti macroscopici che avevano caratterizzato e caratterizzavano la guerra e il dopoguerra, ed erano pertanto anche alla base di una diffusa consapevolezza della “crisi” in tutti i settori della società e dello Stato: dalla rivoluzione del 1917 alla persistente ondata di insurrezioni, scioperi ed episodi di guerra civile che avevano punteggiato l’Europa postbellica, alla decomposizione e trasformazione dello Stato liberale in tutti i Paesi europei, alla crisi economica iniziata nel 1929.
Tuttavia, rispetto alle diagnosi di tanti intellettuali (sociologi, giuristi, scrittori, politici e filosofi) contemporanei, tanto fascisti come antifascisti, l’approccio di Gramsci spicca per il rifiuto di ogni prospettiva totalizzante e definitiva. La «crisi di autorità» del dopoguerra è da lui ricondotta a una «rottura […] tra masse popolari e ideologie dominanti» (Quaderno 3, § 35), rottura che dà luogo a una situazione di «interregno», che lascia aperta la possibilità a diverse e anche opposte vie d’uscita. In questo quadro, prima la rivoluzione in Russia e la nascita dell’URSS, poi la crisi economica mondiale scatenata dal crollo di Borsa del 1929 si inseriscono come altrettanti elementi che complicano la situazione di «interregno» e rendono difficoltosa la chiusura della crisi stessa da parte delle diverse borghesie nazionali, con la ricostruzione di un ordine egemonico sovranazionale integrato da progetti egemonici sui diversi terreni nazionali. Così, in un testo del 1933 Gramsci scrive: «Tutto il dopoguerra è crisi, con tentativi di ovviarla, che volta a volta hanno fortuna in questo o quel paese, niente altro» (Quaderno 15, § 5).
Il lemma nel quale si concentrano i tentativi di superare la crisi in modo organico, cioè di ricostruire su base nazionale un nuovo modello egemonico, è la rivoluzione passiva, che non casualmente è una categoria di nuovo conio (nonostante il prestito da Vincenzo Cuoco: questo infatti «non è che uno spunto, poiché il concetto è completamente modificato e arricchito», Quaderno 15, § 17). In diversi contesti – l’Italia fascista con il corporativismo, che serve di “modello” per l’intera Europa, e gli Usa con la riorganizzazione fordistica del nesso tra produzione e politica – si aprono processi di rivoluzione passiva, consistenti essenzialmente nella capacità di riproporre alla società nazionale un modello di sviluppo che sia al contempo una risposta alla sfida posta dall’avanzata delle classi subalterne. Tuttavia, questi processi di rivoluzione passiva non giungono a saldarsi in un disegno egemonico valido per il piano globale.
Pertanto, crisi e rivoluzione passiva attraversano il lavoro carcerario di Gramsci come due grandi polarità – non alternative, anzi intrecciate in forme sempre specifiche – nelle quali si condensa il significato dei conflitti aperti in Italia, in Europa e nel mondo di quegli anni; e che nella loro interazione istituiscono spazi di innovazione della teoria politica e sociale per un verso, per l’altro verso danno luogo a nuove combinazioni di “progresso” e “reazione”, di “vecchio” e “nuovo”, che lasciano intravvedere forme inedite di relazione tra forze sociali e politica organizzata.
 
1. Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani
La Ghilarza Summer School - Scuola internazionale di studi gramsciani è promossa dalla Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza, con la partecipazione istituzionale della Fondazione Gramsci Onlus (Roma) e della International Gramsci Society, il patrocinio dell’Università di Cagliari e dell’Università di Sassari e il sostegno finanziario della Fondazione di Sardegna.
Le attività della GSS sono orientate da un Consiglio scientifico composto da Derek Boothman (direttore dello «International Gramsci Journal»), Joseph A. Buttigieg (University of Notre Dame, Indiana - USA, presidente della International Gramsci Society), Giuseppe Cospito (Università di Pavia, segretario della GSS), Gianni Fresu (Universidade Federal de Uberlândia, M.G. - Brasil), Gianni Francioni (Università di Pavia, presidente della GSS), Fabio Frosini (Università di Urbino, direttore della GSS), Francesca Izzo (già Università di Napoli “L’Orientale”), Dora Kanoussi (Benemérita Universidad Autónoma de Puebla, México), Fiamma Lussana (Università di Sassari), Mauro Pala (Università di Cagliari), Giancarlo Schirru (Università di Napoli “L’Orientale”), Peter D. Thomas (Brunel University, London), Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus, Roma), Cosimo Zene (School of Oriental and African Studies, University of London).
Il Consiglio scientifico è coordinato da un Comitato direttivo formato da Joseph A. Buttigieg, Giuseppe Cospito, Gianni Francioni, Fabio Frosini, Giuseppe Vacca.
Il corpo docente della GSS 2018 è formato da Francesca Antonini (Fondazione Einaudi, Torino), Alvaro Bianchi (Universidade Estadual de Campinas), Giuseppe Cospito (Università di Pavia), Roberto Dainotto (Duke University, Durham), Fabio Frosini (Università di Urbino), Jean-Pierre Potier (Université Lumière Lyon-2), Leonardo Rapone (Università della Tuscia), Peter Thomas (Brunel University, London), Giuseppe Vacca (Fondazione Gramsci Onlus, Roma).
 
2. Criteri di ammissibilità dei candidati [qui e in seguito il genere maschile è utilizzato come neutro, per designare entrambi i sessi]
Possono candidarsi alla GSS studiosi, di qualsiasi nazionalità, di età non superiore ai 37 anni compiuti alla scadenza del presente bando, che siano in possesso di laurea magistrale (o titolo equivalente: M.A.), che abbiano già svolto ricerche su Gramsci e abbiano conseguito o stiano conseguendo un dottorato di ricerca e/o siano autori di adeguate pubblicazioni su Gramsci.
Gli allievi selezionati devono possedere una padronanza dell’italiano adeguata a seguire le lezioni (che si svolgeranno in italiano) e a intervenire attivamente nella discussione, e devono sapersi confrontare con i testi di Gramsci nella loro versione originale.
 
3. Domanda di partecipazione
La domanda di partecipazione (nella quale vanno indicati: nome completo, luogo e data di nascita, nazionalità, indirizzo di residenza, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica del candidato) va inviata entro le ore 24,00 (ora di Roma) del 30 aprile 2018, in forma elettronica, al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.​​.
Alla domanda vanno allegati:
A) ​Curriculum vitae (non meno di 400/non più di 500 parole) in cui sia ricostruita in modo completo la formazione universitaria ed eventualmente post-universitaria del candidato, ed elencate le borse ottenute, i soggiorni di ricerca, le esperienze lavorative e le pubblicazioni. Ai candidati non italiani si richiede di dichiarare nel ​cv il proprio livello di conoscenza della lingua italiana;
B) un progetto di ricerca (non meno di 1.500/non più di 2.000 parole). Il progetto deve vertere sul pensiero di Antonio Gramsci, anche se non è necessario che riguardi specificamente l’argomento selezionato per la GSS 2018. Vengono accettati progetti di ricerca in una delle seguenti lingue: francese, inglese, italiano, portoghese, spagnolo, tedesco.
 
4. Criteri di selezione
La GSS privilegia un approccio di carattere storico e interdisciplinare. Per questa ragione, nella selezione delle domande è fatta valere esclusivamente l’obbiettiva rilevanza della formazione del candidato e del progetto di ricerca da lui presentato, rispetto alle finalità scientifiche generali e allo specifico tema selezionato dalla GSS.
La GSS si impegna a favorire la realizzazione della parità di genere. Per questa ragione, le candidature femminili sono particolarmente incoraggiate.
La GSS si impegna inoltre, nella valutazione dei titoli presentati dai candidati, a tenere in considerazione le eventuali interruzioni della carriera scientifica dovute a maternità/paternità e/o ad altri impedimenti dovuti alla vita famigliare.
 
5. Modalità di selezione
La selezione dei candidati sarà effettuata dal Comitato direttivo della GSS, con la collaborazione del Consiglio scientifico. Essa si baserà su:
a) valutazione dei titoli elencati nel ​curriculum vitae
b) valutazione del progetto di ricerca.
I candidati selezionati ne riceveranno comunicazione entro il 1° giugno 2018.
 
6. Trattamento riservato ai vincitori
Ai vincitori verrà assegnata una borsa di studio consistente nella copertura completa dei costi di vitto (prima colazione, pranzo, cena) e di soggiorno per l’intera durata della GSS.
Inoltre, il comitato direttivo della GSS si riserva di assegnare, a proprio insindacabile giudizio, un contributo destinato a coprire, in tutto o in parte, le spese di viaggio.
 
7. Funzionamento della GSS 2018
La GSS 2018 avrà sede presso la Residenza di campagna ​Su Baione, posta nelle immediate vicinanze di Ghilarza (località Nuraghe Losa, 09071 Abbasanta (OR), tel. 0785 564107; http://www.subaione.it), dove saranno ospitati i docenti e gli allievi e dove si svolgeranno le attività didattiche.
Da lunedì 10 settembre a sabato 15 settembre si terranno sette sessioni di lavoro, precedute da un primo incontro fra docenti e allievi e da una ​lectio magistralis, e seguite da una conferenza conclusiva. A margine delle attività della scuola sono previste tre lezioni destinate alla cittadinanza.
Ciascuna sessione di lavoro sarà introdotta da una lezione, che metterà in evidenza gli aspetti problematici dell’argomento in oggetto, facendone rilevare sia la dimensione storico-concettuale, sia gli elementi di attualità. Alla lezione-relazione faranno seguito interventi attivi da parte degli allievi.
La mattina di sabato 15 settembre sarà riservata a una discussione generale con gli allievi.
Alle sessioni di lavoro non sono ammessi uditori, mentre la ​lectio magistralis, le lezioni serali dell’11 e 12 settembre, quella pomeridiana del 13 e la conferenza conclusiva sono aperte al pubblico.
 
8. Risultati della GSS 2018
Al termine della GSS gli allievi riceveranno un attestato di partecipazione.
I risultati del lavoro seminariale daranno luogo a saggi, per la consegna dei quali gli allievi avranno tempo sei mesi. I saggi, vagliati dal Consiglio scientifico della GSS, saranno pub­blicati, insieme ai testi delle lezioni introduttive alle diverse sezioni, in una sede da stabilire.

9. Programma della GSS 2018
Lunedì 10 settembre
Incontro docenti-allievi e presentazione del corso
Visita alla Casa Museo di Antonio Gramsci
Leonardo Rapone, ​Crisi, guerra e rivoluzione (1914-1920) (​lectio magistralis).
Martedì 11 settembre
Sessione 1: Giuseppe Cospito, ​Egemonia e crisi di egemonia
Sessione 2: Alvaro Bianchi, ​La crisi di autorità e la teoria delle élites
Le parole di Gramsci, 1: Giancarlo Schirru, ​Egemonia.
Mercoledì 12 settembre
Sessione 3: Francesca Antonini, ​Pensare l’«interregno» nelle categorie politiche e strategiche: cesarismo e bonapartismo
Sessione 4: Peter Thomas, ​Rivoluzione passiva, rivoluzione in permanenza, rivoluzione
Itinerari gramsciani: visita a Santu Lussurgiu.
Giovedì 13 settembre
Sessione 5: Fabio Frosini, ​La «politica totalitaria» e la crisi dello Stato
Sessione 6: Jean-Pierre Potier, ​La crisi del 1929 e la scienza economica
Le parole di Gramsci, 2: Mauro Pala, ​Intellettuali.
Venerdì 14 settembre
Sessione 7: Roberto Dainotto, ​La cultura e l’arte nella società di massa
Le parole di Gramsci, 3: Francesca Izzo, ​Società civile/Stato
Giuseppe Vacca, ​Rivoluzione passiva e storia del Novecento (conferenza conclusiva).
Sabato 15 settembre
Discussione generale con gli allievi.

ULTERIORI INFORMAZIONI:
Giuseppe Cospito: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Fabio Frosini: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. ​
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Dr. Fabio Frosini
Dipartimento di Studi Umanistici
Università di Urbino
Via Timoteo Viti, 10
I - 61029 Urbino
tel. Dipartimento +39 0722 303705 / 303706
fax +39 0722 303703   tel. studio +39 0722 303798